Poco tempo fa ha fatto molto scalpore nel Regno Unito la decisione di William Hill, storico marchio nel settore delle scommesse e del gioco d'azzardo, di trasferire le proprie attività online dall'Inghilterra a Gibilterra. La sofferta decisione del management di William Hill fu presa come contromisura alla tassazione, ritenuta eccessiva, da parte delle autorità fiscali britanniche imposta sulle attività online del colosso del gioco che temeva per la propria redditività e competitività nei confronti di altri operatori precedentemente trasferitisi fuori dall'Unione Europea.
Pochi giorni fa, Ralph Topping, rispettato (e temuto) n. 1 di William Hill ha comentato l'argomento, specificando che al momento non vede nessun motivo per ipotizzare il ritorno di William Hill Online in Gran Bretagna - proprio perchè il regime fiscale nei confronti degli operatori di casinò online oggi è tutto fuorchè più favorevole di quanto lo fu al momento della decisione di trasferire le operazioni di WHC a Gibilterra. Mr. Topping avrebbe affermato che l'unico sistema per affrontare la questione fiscale degli operatori di giochi online è di imporre ai legislatori britannici un approccio olistico al settore per evitare di perdersi in numerosi strati di legislazione nel vano tentativo di risolvere alcuni ma non tutti i problemi del settore.
Le affermazioni di Mr. Topping vanno probabilmente interpretate come risposta ad alcune voci ufficiose secondo cui le autorità britanniche vorrebbero sperimentare una tassazione alternativa basata su licenze di secondo livello. Inoltre, sempre secondo chi ha avuto modo di conoscere le opinioni di Topping in merito, il n.1 di William Hill avrebbe suggerito alle autorità britanniche di evitare di addentrarsi in un campo minato cercando di mediare tra le legislazioni in materia di gioco della Gran Bretagna e di Gibilterra. Messaggi forse un pò criptici, ma il cui significato è chiaro, per il momento William Hill online continuerà a operare da Gibilterra.