UEFA sotto attacco a causa delle accuse di razzismo e per la multa comminata a Bendtner
28 giu 2012
Dopo che la Federazione calcistica croata è stata multata con una sanzione di soli 80.000 € a causa delle azioni razziste perpetrate ai danni di Mario Balotelli, il giocatore della nazionale italiana, preso di mira durante una partita dal lancio di fuochi d’artificio accesi e banane e con cori che imitavano il verso delle scimmie, crescono le preoccupazioni dei vari fan e montano le critiche sulla competizione per le decisioni prese dai rappresentanti della UEFA e per le deboli punizioni inferte per aver offeso un avversario.
All’inizio della settimana il calciatore danese Nicklas Bendtner era stato punito con una multa da 100.000 € per aver mostrato l’elastico dei suoi boxer che riportava la scritta della marca “Paddy Power”. Adducendo il sospetto di un’azione di “pubblicità occulta”, la UEFA si era affrettata a citare le regole del torneo che proibiscono questa pratica, punendo Bendtner con una sonora multa, oltre alla squalifica per il prossimo match di Coppa del Mondo. La multa supera di oltre 15.000 € la sanzione comminata alla Croazia a causa del nutrito gruppo di fan (tra 300 e 500) che hanno offeso l’attaccante italiano Balotelli con frasi e gesti razzisti.
Il difensore inglese Rio Ferdinand e il capitano del Manchester, Vincent Kompany, sono tra le persone più famose che hanno espresso il proprio giudizio sulla faccenda. Dopo la sua esclusione dalla squadra inglese portata ai Campionati Europei di calcio del 2012, Ferdinand è stato molto prodigo di commenti su tutti gli eventi più popolari, in particolare, sulle ingiustizie che secondo lui sono state perpetrate nei confronti dei vari giocatori. Dopo la multa imposta alla Croazia, Ferdinand ha twittato: “Voi della UEFA, ma state scherzando? Una multa da 80.000 £ per Bendtner? Ma nemmeno tutte le multe date per atti di razzismo sommate insieme arrivano a tanto?!?”
Kompany ha aggiunto benzina sul fuoco e ha dichiarato che la UEFA deve seriamente “rivedere le sue priorità”. Forse, se le pressioni delle personalità del mondo del calcio dovessero crescere, come in questo caso, la UEFA potrebbe prendere esempio da questi fatti e rafforzare il sistema di sanzioni e punizioni previste per le offese arrecate dai vari gruppi di tifosi ai singoli individui.